Niente acqua dal cielo, niente strepiti o cambiamenti sulla terra. La gente ferma sotto il giogo delle tradizioni immutabili e della dittatura spietata ma invisibile. Paciosi, ingabbiati, mi sembravano i Siriani. E lenti anche nel dolersi delle questioni loro. Pericolosa? No, mai. Rispondevo a chi si stupiva della mia fiducia e del mio affetto. La Siria che conoscevo era così, e non mi lasciavo disturbare dai segnali di pericolo. Come il nome stesso del luogo in cui vivevo: Dimasq.
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